«Il mio dolore si è trasformato in gioia» – Storia di Alessandro Bocci

Ho conosciuto il Signore a 21 anni, vengo da una famiglia cattolica molto praticante, ho sempre frequentato la chiesa ed effettuato tutti i sacramenti, sono cresciuto con amore e rispetto per le cose di Dio vivendo come un bravo ragazzo, mai bevuto o fumato o avuto cattive compagnie.

All’età di 19 anni ho perso mio padre a causa di una malattia incurabile e non vedendo le risposte alle sue preghiere e anche alle mie ho perso la mia fede abbandonandomi ad un ateismo scettico, nel mio cuore si era come rotto qualcosa e la ferita mi appariva inguaribile. Continua a leggere

«L’amore di Dio non si ottiene per meriti» – Storia di Andrea Lupica

banner_home

Oggi Andrea Lupica ci racconta la sua storia! Ascoltala alle 11 in diretta su crc_banner

andrea_con_marzia_e_sandra

Andrea ha 27 anni,  nasce in un paesino montano della Sicilia; cresce in una famiglia di credenti evangelici: suo padre si occupa dei giovani della chiesa e quindi per Andrea è sia il papà che l’insegnante dei concetti biblici.

Il nostro ospite è proprio un bravo ragazzo, cresciuto a pane e Bibbia, che dà pochi problemi ai suoi ed è molto attaccato in particolare a suo padre, in cui il ragazzo vede un bell’esempio da seguire. Sapere di essere un bravo ragazzo dà ad Andrea la convinzione di meritarsi tutto il buono che gli capita nella vita.

Dopo le medie, Andrea prosegue gli studi, ma per poter frequentare la scuola è obbligato a trasferirsi in un paese a una quarantina di chilometri da casa; lì affitta una stanza in una famiglia e comincia a vivere lontano da quella casa in cui era stato sempre molto bene, con i genitori, con la sorella gemella e i due fratelli molto più grandi di lui.

Per cinque anni il giovane vive con una certa libertà, studiando con impegno e nello stesso tempo crescendo in modo piuttosto autonomo. Durante questo periodo Andrea vive con meno intensità quegli insegnamenti che per anni aveva apprezzato e si ritrova ad allontanarsi da quel Dio che era stato  amico reale per molto tempo.

Un giorno Andrea riceve una brutta notizia: suo padre, quell’uomo che è stato per lui fonte di grande affetto e esempio da seguire, si ammala di tumore; è un duro colpo per il ragazzo, ma lui sa che il Signore può fare qualcosa così gli si rivolge in preghiera, chiedendogli di guarire suo papà.

Man mano che la sua relazione con Dio si riaccende, Andrea si rende conto che quel suo sentirsi un bravo ragazzo, che meritava giustamente le cose ricevute fino ad allora, non era davvero la verità e che l’amore e la grazia di Dio non avrebbe potuto meritarli solo per quel suo essere a posto.  Ma allora, come si fa a ottenere la grazia di Dio, il suo amore e la sua salvezza?

Lo capisce durante un campo evangelico per giovani, a cui partecipa nonostante sia un periodo triste, oltre che per la malattia del padre anche per il trasferimento di uno dei suoi fratelli a Torino. Andrea finalmente capisce che l’amore e la grazia di Dio sono un dono che il Signore fa agli uomini che lo desiderano, pur non avendo nessun motivo per meritarli. Comprende e accetta anche che qualsiasi cosa sarebbe successa sarebbe stata la volontà di Dio e quindi torna a casa con il cuore pieno di pace.

Dopo il campo comincia ad affrontare le cose con uno spirito diverso e questo gli dà conforto man mano che la situazione di suo padre peggiora: non si sente solo in questo cammino, sa che Cristo non lo abbandonerà.

Andrea decide seguire il Signore e di battezzarsi, come testimonianza di quello che Dio aveva fatto in lui; anche sua sorella gemella ha fatto un percorso spirituale che la porta a seguire Dio, così decide di battezzarsi insieme con suo fratello.

Il padre è felice di vedere che i suoi figli hanno fatto la scelta più importante per la vita di ogni persona, ma purtroppo non sarà presente a quell’avvenimento.

Infatti il papà  muore una settimana prima del battesimo; nonostante questo grande dolore, Andrea sperimenta profondamente cosa voglia dire l’amore di Dio, l’unico che sa davvero consolare ogni persona.

Il ragazzo riprende la sua vita, accompagnato da quella presenza divina che lo sostiene, lo supporta e lo consola.

Si sposta nuovamente di città per frequentare l’università, ma adesso Andrea non si allontana più da Dio!

Dopo la laurea in ingegneria elettronica c’è bisogno di trovare lavoro, così il ragazzo raggiunge i fratelli a Torino e lì trova subito l’occupazione giusta.

Anche per Andrea la felicità sta nel fatto che c’è il Signore con noi, infatti dice «Nonostante le cose non belle della vita, noi continuiamo a essere felici perché c’è il Signore con noi!».

Anche tu puoi avere questa felicità! Basta chiedere al Signore di entrare nella tua vita… Non ci credi? Provalo!

Scarica sul tuo pc la puntata dopo la diretta, clicca QUI!

HOME